Essere Singolare Plurale

ESPLORA IL KNOW-HOW COLLETTIVO ATTRAVERSO LA PRATICA DIRETTA!

TIST collective • 2023

Il progetto Essere Singolare Plurale – ESP (titolo provvisorio) vuole avvicinare il campo dell’arte e quello dell’attivismo proponendo l’istituzione di una rete di collaborazioni tra creativi e cittadini per un ecosistema sociale, sostenibile e inclusivo. Il titolo è preso in prestito dal noto saggio omonimo di Jean-Luc Nancy, in cui il filosofo francese si interroga sulla condizione di un singolo e mostra come il suo esistere sia, per definizione, disperso, condiviso e, quindi, non appropriabile. Il bisogno di comunità è determinato come ontologico, innato in tutti gli esseri umani e contrario alla logica suicida delle società individualiste contemporanee.

Il progetto ESP si configura come un gioco da tavolo, adatto ad ogni età, provenienza culturale e sociale e mira a indagare i concetti del collettivismo e le pratiche del fare rete con l’obiettivo di trovare un equilibrio di gruppo e a “vincere” contro l’egocentrismo, sviluppando un atteggiamento di cura verso l’altro. ESP è anche l’indicatore dell’avanzamento in un gioco di ruolo, che si riferisce ai punti di esperienza accumulati durante il precorso. Nel nostro caso, le competenze acquisite vengono “accomunate” – non si può avanzare sul tabellone se un giocatore rimane indietro. L’ESP diventa così una sperimentazione condivisa e uno spazio concreto di una possibilità alternativa sia alle aspettative della di vita sia a quelle dell’arte.

TIST, Essere Singolare Plurale, 2023, gioco da tavolo. Tabellone: l’idea di Michele Liparesi, l’esecuzione di Samir Sayed Abdellattef.

Nella prima fase (Fase 1) i singoli partecipanti sono invitati a riflettere sulla natura dei loro rapporti con altri e a indagare le ragioni per le quali sono disposti a rinunciare simbolicamente all’“io” e avanzare artisticamente nel “noi”: devono necessariamente formare un giocatore unico collettivo per cominciare la fase successiva del percorso (Fase 2). Attraverso la definizione di ciò che è davvero comune in una comunità, l’ESP offre una possibilità di costruire un gruppo che può approcciare il mondo esterno senza perdere il rapporto con il proprio contesto sociale.

Nella Fase 2 sarà proprio il gruppo a trovare la strategia per sfuggire dalla cattura neoliberale e sfidare l’Industria dell’Arte basata sulla competizione, individualismo e la logica del profitto personale. Intendiamo il gioco come uno spazio simulato del conflitto che implica la nostra capacità di interrogarsi sul mondo, metterlo a critica e modificarlo. Grazie a uno strumento potentissimo di relazione e di verifica – l’assemblea, il giocatore collettivo si cimenta nella scrittura di nuovi algoritmi e nella invenzione/reinvenzione delle infrastrutture istituzionali utili per superare le Sfide che lo separano dal punto d’arrivo – l’Autonomia dell’Arte.

TIST, Essere Singolare Plurale, 2023, performance collettiva. Render di Enrico Vassallo

La modalità board (da tavolo) è solo una delle possibilità dell’implementazione del progetto. L’altra è quella di una performance pubblica, dove i partecipanti possono usare i propri corpi per seguire gli scenari del gioco e l’habitat urbano – per ambientare il percorso ludico. La versione performativa prevede un laboratorio popolare che costruirà l’eventuale scenografia, le raffigurazioni stilizzate del collettivo e del potere (per esempio, un totem) e deciderà la coreografia di gruppo. La forma aperta del progetto consegna il lavoro a una auto-riflessività che accetta la perdita di una presa autoriale definita, senza però penalizzare la qualità estetica in favore del coinvolgimento dei soggetti sociali diversi.

Essere Singolare Plurale non dichiara di possedere la verità sullo spazio sociale, ma proponendo le prospettive altrimenti escluse, incoraggia la libertà dell’immaginazione, lo spirito critico e l’approccio attivo.

testo di Yulia Tikhomirova

Il progetto è in fase di realizzazione da Samir Sayed Abdellattef, Michele Liparesi, Yulia Tikhomirova e Enrico Vassallo.